Celiachia nei bambini
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Celiachia nei bambini
Celiachia: un’intolleranza che può manifestarsi fin dallo svezzamento
Come riconoscerla e quando si manifesta?
La celiachia si presenta dal momento in cui viene introdotto il glutine nell’alimentazione del bambino. E’ importante saperla riconoscere ed adottare fin da subito un’alimentazione corretta.
I sintomi sono variabili e a volte difficili da capire
Quelli più frequenti in bambini al di sotto i due anni sono i disturbi intestinali (mal di pancia, diarrea, scarso appetito), perdita di peso ed arresto della crescita.
Dopo i due anni, oltre a questi sintomi se ne possono aggiungere altri, tra cui pallore, dermatite, dermatite erpetiforme, stanchezza, svogliatezza
La celiachia è un'intolleranza al glutine, un complesso proteico presente in alcuni cereali.
Per motivi genetici, nel celiaco, l'introduzione di alimenti contenenti glutine determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell'intestino, che causa un'infiammazione cronica della mucosa intestinale fino alla distruzione progressiva dei villi intestinali e alla conseguente compromissione dell'assorbimento dei nutrienti.
Per scoprire se il nostro bambino è celiaco bisogna sottoporlo a un esame del sangue.
Se il test risulta positivo, per avere la certezza assoluta, si esegue una biopsia con il prelievo di un frammento di tessuto intestinale.
Se la diagnosi di celiachia nel bambino è confermata, bisogna evitare tutti gli alimenti contenenti glutine, compresi quelli chiamati “fonti nascoste”; è importante quindi scegliere i cereali ed i loro derivati (pasta, pane, farina, biscotti, gallette) naturalmente privi di glutine, ma anche non abusare degli alimenti industriali privi di glutine, che sono appositamente prodotti per i celiaci.
Una cosa molto importante per un bambino celiaco, è l’accettazione della malattia da parte dei genitori, solo così sarà possibile trasmettergli la serenità per accettare questa nuova situazione.
Quali sono le parole giuste per dirlo al bambino? Indubbiamente il bambino deve essere informato della propria condizione e deve imparare a rifiutare i cibi che non può mangiare.
E’ giusto e necessario fargli capire, con pazienza ed utilizzando parole semplici, quali sono i problemi che comporta la malattia, in modo che capisca il motivo per cui evitare determinati alimenti.
Ma un’altra cosa fondamentale è riuscire a valorizzare gli aspetti positivi, facendo presente tutte le alternative e che ci sono molti più cibi che può mangiare rispetto a quelli che deve evitare.
Impariamo ad offrire fin da subito un’alternativa all’alimento da evitare, magari anche nelle occasioni, preparando noi dei dolci adatti ed offriamoli anche agli altri. Il bambino così capirà che non c’è niente per cuji sentirsi in imbarazzo.
In ogni caso cercare sempre e comunque di sdrammatizzare, e valorizzare la situazione facendogli capire che non è un difetto, ma una caratteristica tipica sua.
Magari facendo anche degli esempi su situazioni che riguardano gli altri; chi soffre di allergie stagionali, chi porta l’apparecchio per i denti, chi porta gli occhiali, poiché ognuno di noi è diverso con le proprie caratteristiche, e questo ci rende unici.
Come riconoscerla e quando si manifesta?
La celiachia si presenta dal momento in cui viene introdotto il glutine nell’alimentazione del bambino. E’ importante saperla riconoscere ed adottare fin da subito un’alimentazione corretta.
I sintomi sono variabili e a volte difficili da capire
Quelli più frequenti in bambini al di sotto i due anni sono i disturbi intestinali (mal di pancia, diarrea, scarso appetito), perdita di peso ed arresto della crescita.
Dopo i due anni, oltre a questi sintomi se ne possono aggiungere altri, tra cui pallore, dermatite, dermatite erpetiforme, stanchezza, svogliatezza
La celiachia è un'intolleranza al glutine, un complesso proteico presente in alcuni cereali.
Per motivi genetici, nel celiaco, l'introduzione di alimenti contenenti glutine determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell'intestino, che causa un'infiammazione cronica della mucosa intestinale fino alla distruzione progressiva dei villi intestinali e alla conseguente compromissione dell'assorbimento dei nutrienti.
Per scoprire se il nostro bambino è celiaco bisogna sottoporlo a un esame del sangue.
Se il test risulta positivo, per avere la certezza assoluta, si esegue una biopsia con il prelievo di un frammento di tessuto intestinale.
Se la diagnosi di celiachia nel bambino è confermata, bisogna evitare tutti gli alimenti contenenti glutine, compresi quelli chiamati “fonti nascoste”; è importante quindi scegliere i cereali ed i loro derivati (pasta, pane, farina, biscotti, gallette) naturalmente privi di glutine, ma anche non abusare degli alimenti industriali privi di glutine, che sono appositamente prodotti per i celiaci.
Una cosa molto importante per un bambino celiaco, è l’accettazione della malattia da parte dei genitori, solo così sarà possibile trasmettergli la serenità per accettare questa nuova situazione.
Quali sono le parole giuste per dirlo al bambino? Indubbiamente il bambino deve essere informato della propria condizione e deve imparare a rifiutare i cibi che non può mangiare.
E’ giusto e necessario fargli capire, con pazienza ed utilizzando parole semplici, quali sono i problemi che comporta la malattia, in modo che capisca il motivo per cui evitare determinati alimenti.
Ma un’altra cosa fondamentale è riuscire a valorizzare gli aspetti positivi, facendo presente tutte le alternative e che ci sono molti più cibi che può mangiare rispetto a quelli che deve evitare.
Impariamo ad offrire fin da subito un’alternativa all’alimento da evitare, magari anche nelle occasioni, preparando noi dei dolci adatti ed offriamoli anche agli altri. Il bambino così capirà che non c’è niente per cuji sentirsi in imbarazzo.
In ogni caso cercare sempre e comunque di sdrammatizzare, e valorizzare la situazione facendogli capire che non è un difetto, ma una caratteristica tipica sua.
Magari facendo anche degli esempi su situazioni che riguardano gli altri; chi soffre di allergie stagionali, chi porta l’apparecchio per i denti, chi porta gli occhiali, poiché ognuno di noi è diverso con le proprie caratteristiche, e questo ci rende unici.
Ospite- Ospite
Re: Celiachia nei bambini
Proprio stasera ne parlavamo. Mio padre è celiaco (l'ha scoperto circa una decina di anni fa). Allora le mie analisi uscirono bene ma da poco ho saputo che vanno ripetute ogni tre anni. A breve farò dei controlli. E forse, poi, toccherà anche a Lara. Al momento, però, non ci sono campanelli di allarme, nè per lei nè per me, per fortuna.
Pauline- Babbion
- Numero di messaggi : 4250
Data d'iscrizione : 17.09.09
Età : 48
Località : Roma
Re: Celiachia nei bambini
Mia cognata e una mia nipote sono celiache. Una scoperta a 10 mesi, l'altra a 27 anni. Giustissimo fare i controlli ai bambini, senza allarmismi, perché per avere danni alla mucosa intestinale il celiaco deve assumere glutine per lunghissimi tempi, quindi c'è tutto il tempo per fare una diagnosi. Inoltre molti di noi sono portatori dei geni per la celiachia e non lo sanno, e la malattia probabilmente non si manifesterà mai. Inoltre dalle info che ho io escludere il glutine dalla dieta non serve a prevenire la celiachia che, se deve manifestarsi, si manifesta comunque. Noi facciamo gli esami, ma non quelli genetici...facciamo solo quelli per vedere se ci sono anticorpi nel sangue!
olivia12791- Babbion
- Numero di messaggi : 3426
Data d'iscrizione : 07.09.09
Età : 41
Re: Celiachia nei bambini
Questi argomenti sono very very important....brava Pao'
yaris87- Babbion
- Numero di messaggi : 8328
Data d'iscrizione : 07.09.09
Età : 36
Località : Caraibi, CUBA/trapiantata in Italia
Re: Celiachia nei bambini
pa&twins ha scritto:Celiachia: un’intolleranza che può manifestarsi fin dallo svezzamento
Come riconoscerla e quando si manifesta?
La celiachia si presenta dal momento in cui viene introdotto il glutine nell’alimentazione del bambino. E’ importante saperla riconoscere ed adottare fin da subito un’alimentazione corretta.
I sintomi sono variabili e a volte difficili da capire
Quelli più frequenti in bambini al di sotto i due anni sono i disturbi intestinali (mal di pancia, diarrea, scarso appetito), perdita di peso ed arresto della crescita.
Dopo i due anni, oltre a questi sintomi se ne possono aggiungere altri, tra cui pallore, dermatite, dermatite erpetiforme, stanchezza, svogliatezza.
In età adulta in alcuni casi può portare inoltre ad avere problemi di indebolimento osseo, e conseguente osteoporosi.
La celiachia è un'intolleranza al glutine, un complesso proteico presente in alcuni cereali.
Per motivi genetici, nel celiaco, l'introduzione di alimenti contenenti glutine determina una risposta immunitaria abnorme a livello dell'intestino, che causa un'infiammazione cronica della mucosa intestinale fino alla distruzione progressiva dei villi intestinali e alla conseguente compromissione dell'assorbimento dei nutrienti.
Per scoprire se il nostro bambino è celiaco bisogna sottoporlo a un esame del sangue.
Se il test risulta positivo, per avere la certezza assoluta, si esegue una biopsia con il prelievo di un frammento di tessuto intestinale.
Se la diagnosi di celiachia nel bambino è confermata, bisogna evitare tutti gli alimenti contenenti glutine, compresi quelli chiamati “fonti nascoste”; è importante quindi scegliere i cereali ed i loro derivati (pasta, pane, farina, biscotti, gallette) naturalmente privi di glutine, ma anche non abusare degli alimenti industriali privi di glutine, che sono appositamente prodotti per i celiaci.
Una cosa molto importante per un bambino celiaco, è l’accettazione della malattia da parte dei genitori, solo così sarà possibile trasmettergli la serenità per accettare questa nuova situazione.
Quali sono le parole giuste per dirlo al bambino? Indubbiamente il bambino deve essere informato della propria condizione e deve imparare a rifiutare i cibi che non può mangiare.
E’ giusto e necessario fargli capire, con pazienza ed utilizzando parole semplici, quali sono i problemi che comporta la malattia, in modo che capisca il motivo per cui evitare determinati alimenti.
Ma un’altra cosa fondamentale è riuscire a valorizzare gli aspetti positivi, facendo presente tutte le alternative e che ci sono molti più cibi che può mangiare rispetto a quelli che deve evitare.
Impariamo ad offrire fin da subito un’alternativa all’alimento da evitare, magari anche nelle occasioni, preparando noi dei dolci adatti ed offriamoli anche agli altri. Il bambino così capirà che non c’è niente per cuji sentirsi in imbarazzo.
In ogni caso cercare sempre e comunque di sdrammatizzare, e valorizzare la situazione facendogli capire che non è un difetto, ma una caratteristica tipica sua.
Magari facendo anche degli esempi su situazioni che riguardano gli altri; chi soffre di allergie stagionali, chi porta l’apparecchio per i denti, chi porta gli occhiali, poiché ognuno di noi è diverso con le proprie caratteristiche, e questo ci rende unici.
Ospite- Ospite
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