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In Nome di Dio Clemente e Misericordioso

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Questa è la formula con cui si inizia qualsiasi azione.

La parola Islam significa “sottomissione, abbandonarsi a Dio” quindi “obbedienza” direttamente ad Allah. Nato come una religione, una “rivelazione” scritta. Il Corano è il Libro rivelato al profeta Muhammad (nato nell’aprile del 571 c.a. alla Mecca) da Allah tramite l’Arcangelo Gabriele. Tale Libro costituisce non solo la fonte primaria della teologia islamica, ma anche il codice giuridico, etico e morale per ogni musulmano. La Shar’iah, precisamente, è il codice di condotta dei musulmani le cui fonti sono il Corano e gli Hadith (cioè le cosiddette “perle di saggezza” del profeta).
Allah contiene nel suo stesso nome tutti gli attributi divini. Il nome Allah contiene cinque significati fondamentali: Quidam - Lui è il prima del prima, Lui non arrivò ad esistere. E' sempre stato. Baqaa: Lui è il dopo del dopo, Eterno. Lui sempre sarà. Wahdaniyya: Lui è l'unico, senza nulla che Gli somigli, la causa di tutto. Tutto ha bisogno di Lui, tutto è arrivato ad esistere per mezzo del Suo mandato:" Sii ". Mujaalafatun lil-hawaadit: Lui è il creatore, senza somiglianze con ciò che è creato. Quiyam bi-nafsihi: Lui è autosussistente, senza nessuna necessità .
L’islam si regge su cinque pilastri. Il buon musulmano è colui che segue questi cinque doveri religiosi:
- la professione della fede islamica;
- le cinque preghiere (al mattino, a mezzogiorno, nel pomeriggio, alla sera e prima di coricarsi): l’inchino durante la preghiera è il gesto di reverenza a Dio. Il viso e la fronte devono andare verso terra. Ogni gesto durante la preghiera rappresenta la disciplina, è una “cultura fisica”. La solenne preghiera del venerdì, non obbligatoria, è individuale.
Per eseguire la preghiera è necessario seguire delle regole fondamentali: pulire il corpo, il vestiario e il luogo in cui si esegue la preghiera; lavasi nei modi prescritti la faccia e le parti esterne del corpo (le braccia fino all’avanbraccio); il vestiario deve essere decente, soprattutto per le donne; l’orario deve essere quello prescritto; la faccia e il corpo devono essere rivolti verso la Mecca.
- il digiuno del rhamadan: è una esperienza interiore oltre che un riposo dell’apparato digerente. Significa eliminare le sostanze nocive. Avviene nel nono mese del calendario lunare ed è obbligatorio per tutte le persone in buona salute. Alla rottura del digiuno ci si riunisce a tavola, c’è una riunificazione sociale;
- il contributo annuale per i poveri: questa è una tassa che i ricchi devono pagare ai poveri durante il mese del digiuno. Il contributo può avere diversa natura, dipende da ciò che possiede: terra, gioielli, oro, animali, denaro ed è dovuto ai poveri, alle donne, ai vecchi, ai debitori, ai viaggiatori privi di mezzi, agli studenti, ecc.;
- il pellegrinaggio, almeno una volta nella vita: principalmente deve avvenire alla Mecca e poi alla Medina, dove c’è la tomba del profeta e ci si reca prima della festa del sacrificio (in cui si sacrifica un montone, la cui carne viene donata ai poveri).

L’Islam non ha clero: l’Imam è colui che interpreta la legge divina e che guida il popolo nella preghiera.
Nell’Islam non c’è la confessione quindi il musulmano porta sulle spalle il peso di tutti i suoi peccati fino alla morte. Per questo, nel musulmano è forte l’idea della misericordia e della clemenza di Dio all’atto della morte. C’è sempre la speranza che accompagna il peccatore fino alla sua morte.

La donna nell’Islam
(riassunto dell’articolo scritto da Clelia Sarnelli Cerqua)


Nel periodo preislamico, detto giahiliyya (letteralmente periodo dell’ignoranza del messaggio divino rivelato al profeta Muhammad), le usanze obbligavano la donna a vivere in una famiglia dove l’uomo era padrone assoluto e aveva diritto, in regime di poligamia, a un numero illimitato di mogli (quindi, se chiunque poteva permettersi più mogli, indipendentemente dalla propria condizione economica, si può immaginare la condizione in cui erano costrette a vivere queste donne e i loro figli. Ndr). La donna non poteva scegliere il marito o lasciarlo se questi la maltrattava; la dote veniva offerta dallo sposo al padre o al tutore che potevano disporne liberamente. La figlia non aveva diritto alla successione.
L’Islam ha indubbiamente migliorato la situazione della donna. Fin dalle prime rivelazioni, Allah afferma l’uguaglianza fondamentale dei due sessi; nel Corano è detto:
Ed è lui che v’ha fatto nascere da un solo individuo (VI, 98)
E ancora
Non fu dunque un tempo una goccia di sperma…
E poi grumo molle, e Dio lo creò, lo plasmò
E produsse da lui i due sessi maschio e femmina? (LXXV, 37-39)

E poi
A Dio appartiene il Regno dei cieli e della terra,
Egli crea quel che vuole, concede a chi vuole femmine,
concede a chi vuole maschi, oppure appaia insieme
maschi e femmine, e rende chi Egli vuole, sterile (XLII, 49-50)


Quindi, i figli, siano essi maschi o femmine, devono essere trattati allo stesso modo in quanto dono di Dio. Nel Corano è forte la condanna verso coloro che uccidono i propri figli, in particolare le femmine perché ritenute inutili tra le genti nomadi, che vivevano in condizioni estremamente difficili.
Per quanto riguarda gli atti del culto, le donne sono tenute ad adempierli esattamente come gli uomini. Esse devono osservare i cinque precetti principali dell’Islam anche se possono non partecipare alla preghiera del venerdì e al gihad (il cui vero significato è “sforzo”, con sottinteso “sulla via di Dio”, e impropriamente tradotto in Occidente con “guerra santa”).
Ma se nell’ordine religioso e morale musulmano la donna è uguale all’uomo, nell’ordine politico e giuridico essa gli è inferiore. Ognuno dei due sessi ha qualità particolari che lo distinguono dall’altro e, di conseguenza, secondo l’Islam ne scaturiscono specifici diritti e doveri.
Il matrimonio è considerato la sola forma legittima di unione tra i sessi e il Corano condanna, quale fornificazione (zina), ogni relazione tra l’uomo e una donna che non sia sua moglie o sua schiava. La poligamia, limitata a quattro mogli, sembra essere tollerata con il precetto di essere giusti in maniera uguale con tutte le mogli.
Il matrimonio può essere sciolto sia per volontà del marito (ripudio) sia per mutuo consenso dei due coniugi. Anche se il ripudio è riconosciuto, è comunque considerato un atto riprovevole. Lo stesso profeta Muhammad lo disapprovava fortemente.
La questione del velo o higiab: nel Corano non c’è traccia di una prescrizione che impone alla donna l’uso del velo per celare il viso. Alcuni passi del Libro citano il velo ma appare come un invito rivolto alle donne ad assumere un atteggiamento conforme alla loro dignità e alla loro posizione sociale. Infatti, in età preislamica le donne delle classi sociali elevate si coprivano il volto per mantenere la freschezza e la luminosità, mentre le popolane e le schiave non si velavano. Queste ultime svolgevano i lavori più umili, permettendo alle loro padrone di rimanere dietro le tende e proteggersi dagli effetti dannosi del vento e del sole cocente del deserto. Ecco che sarebbe un errore attribuire un’origine religiosa all’uso del velo, uso che va piuttosto collegato con l’evoluzione sociale prodottasi in seguito al contatto che gli Arabi ebbero con altre civiltà.
Infine, Allah non ha chiesto che la donna soffrisse o che non avesse il dono del piacere. L’infibulazione non fa parte dell’Islam ortodosso ma si tratta di una pratica dell’Islam africano, proveniente dal periodo pre-islamico, legata ad una cultura “pagana”(ndr). Ma questa è un’altra storia.

Da “Appunti lezioni sulla storia dell’Islam” (Università La Sapienza di Roma)

Emanuela Monti
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In Nome di Dio Clemente e Misericordioso :: Commenti

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Messaggio Mar 27 Apr 2010, 16:04  Ospite

Estremamente interessante. A mio avviso il punto fondamentale è questo: "Tale Libro costituisce non solo la fonte primaria della teologia islamica, ma anche il codice giuridico, etico e morale per ogni musulmano"
E' da qui che nascono gli estremismi.

Mi piacerebbe continuasse anche l'altra storia...quella dell'infibulazione...

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Petitnoix

Messaggio Mar 27 Apr 2010, 16:14  Petitnoix

alemon75 ha scritto:
Mi piacerebbe continuasse anche l'altra storia...quella dell'infibulazione...
Se ritrovo i miei appunti, scrivo volentieri sulle modificazioni genitali femminili.

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Messaggio Mar 27 Apr 2010, 18:32  Ospite

Petitnoix ha scritto:
alemon75 ha scritto:
Mi piacerebbe continuasse anche l'altra storia...quella dell'infibulazione...
Se ritrovo i miei appunti, scrivo volentieri sulle modificazioni genitali femminili.

per me è una cosa assurda, inconcepibile, ma mi piacerebbe sapere (capire non ci riuscirò mai) cosa c'è dietro.

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Messaggio Mer 28 Apr 2010, 18:18  serenella

trovato!!! ce l'ho fatta, Olè!!! Very Happy Very Happy
se vi interessa alla conferenza in turchia ero proprio andata a presentare un paper sulle mutilazioni genitali femminili in egitto... è in inglese, però posso farne un riassuntino in italiano...

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soleeluna74

Messaggio Mer 28 Apr 2010, 18:45  soleeluna74

serenella ha scritto:trovato!!! ce l'ho fatta, Olè!!! Very Happy Very Happy
se vi interessa alla conferenza in turchia ero proprio andata a presentare un paper sulle mutilazioni genitali femminili in egitto... è in inglese, però posso farne un riassuntino in italiano...

Interessa, interessa.

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Petitnoix

Messaggio Mer 28 Apr 2010, 19:07  Petitnoix

serenella ha scritto:trovato!!! ce l'ho fatta, Olè!!! Very Happy Very Happy
se vi interessa alla conferenza in turchia ero proprio andata a presentare un paper sulle mutilazioni genitali femminili in egitto... è in inglese, però posso farne un riassuntino in italiano...
Evviva! cheers

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Messaggio Mer 28 Apr 2010, 19:38  serenella

ok! allora lo preparo e te lo mando, però questa settimana non ce la faccio proprio, ho già due scadenze... Mad

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Messaggio Mer 28 Apr 2010, 22:38  Ospite

serenella ha scritto:trovato!!! ce l'ho fatta, Olè!!! Very Happy Very Happy
se vi interessa alla conferenza in turchia ero proprio andata a presentare un paper sulle mutilazioni genitali femminili in egitto... è in inglese, però posso farne un riassuntino in italiano...


eccome se interessa!!!

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Messaggio Mer 28 Apr 2010, 23:27  Ospite

Ema, sono felice di vedere che qualcuno,finalmente, scopre l'altra parte della medaglia parlando del Corano e dell'Islam per quello che sono realmente,chissà che magari nn si riesca a sfatare qualche preconcetto e a far capire che forse l'informazione nn è mai abbastanza quando si tratta di un argomento così ampio
se tu e sere riuscirete a scrivere qualcosa sull'infibulazione sarebbe molto interessante! Wink

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