PICCOLI NANI CRESCONO ■ giochiamo con il legno
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PICCOLI NANI CRESCONO ■ giochiamo con il legno
I materiali naturali non sono solamente eco sostenibili ma noto che i nani ne sono particolarmente attratti.
O almeno così mi pare.
La legna da ardere che il nonno tiene vicino al camino suscita grande interesse nella pelucconana.
E ugualmente la terra (per la somma di gioia della sottoscritta che ama vestirla di bianco) che il nonno non solo ha un camino, ha anche un meraviglioso ed enorme giardino che ancora non ha seminato a prato (non è un caso che la nana questa estate al primo contatto con l’erba ha quasi pianto).
La sabbia, la carta. Le piante: di qualsiasi natura sia la foglia o il petalo.
E che dire del contatto con il cibo (e di conseguenza del cibo con i vestiti e i pavimenti)?
Insomma, la lista sarebbe lunga ma, e questa è una mia riflessione, mi pare che tutto quello che è “naturale” sia in assoluto l’elemento più stimolante per il gioco.
Non so se è solo la mia pelucchettina che davanti ad un giocattolo normalmente in commercio (e quindi davanti a plastica e altri derivati) tempo venti secondi ha perso ogni interesse. Anche il più accattivante con mille e uno funzioni, una serie infinita di canzoncine, effetti luminosi, la raccolta dei versi di tutti gli animali del pianeta (anche quelli estinti), risatine pseudo infantili e l’immancabile: torna presto a trovarmi (puntualmente ignorato). Gioco, immagino, partorito (è il caso di dirlo) da uno staff qualificatissimo di esperti puericultori e ottimizzato da ingegneri nucleari; messo in commercio dopo quattro cicli di test di mercato e un lancio in orbita spaziale.
Non fosse per questioni pratiche un bel vaso di terra in salotto sono convinta potrebbe risolvere una intera domenica pomeriggio.
Io qualche volta, costretta da problemi organizzativi contingenti, ho risolto con un cucchiaio di legno e della pasta (cruda, ovviamente). Esiste qualcosa di diverso nel mercato dei giochi? Poco. Questo è un esempio:
http://www.treeblocks.com/math_kit.htm
Certo che, abituati alla fattoria parlante già dal punto di vista cromatico fa un po’ effetto definirlo gioco.
Ora, l’intenzione non è quella di insegnare ad un nano formato nido a contare, misurare e fare le equazioni di secondo grado (anche perché io non sarei in grado di correggerle) però sono convinta che nonostante l’apparenza non accattivante la pelucconana e i suoi coetanei sarebbero particolarmente affascinati dai blocchi di legno di diversi formati e dalle loro potenzialità, che non sono quelle che vediamo noi.
In fin dei conti e pensandoci bene mentre scrivo mi accorgo che al gioco non manca nulla per stimolare i cinque sensi. Facciamo quattro che magari un giorno la smette di mettere tutto in bocca.
peluccoset73
O almeno così mi pare.
La legna da ardere che il nonno tiene vicino al camino suscita grande interesse nella pelucconana.
E ugualmente la terra (per la somma di gioia della sottoscritta che ama vestirla di bianco) che il nonno non solo ha un camino, ha anche un meraviglioso ed enorme giardino che ancora non ha seminato a prato (non è un caso che la nana questa estate al primo contatto con l’erba ha quasi pianto).
La sabbia, la carta. Le piante: di qualsiasi natura sia la foglia o il petalo.
E che dire del contatto con il cibo (e di conseguenza del cibo con i vestiti e i pavimenti)?
Insomma, la lista sarebbe lunga ma, e questa è una mia riflessione, mi pare che tutto quello che è “naturale” sia in assoluto l’elemento più stimolante per il gioco.
Non so se è solo la mia pelucchettina che davanti ad un giocattolo normalmente in commercio (e quindi davanti a plastica e altri derivati) tempo venti secondi ha perso ogni interesse. Anche il più accattivante con mille e uno funzioni, una serie infinita di canzoncine, effetti luminosi, la raccolta dei versi di tutti gli animali del pianeta (anche quelli estinti), risatine pseudo infantili e l’immancabile: torna presto a trovarmi (puntualmente ignorato). Gioco, immagino, partorito (è il caso di dirlo) da uno staff qualificatissimo di esperti puericultori e ottimizzato da ingegneri nucleari; messo in commercio dopo quattro cicli di test di mercato e un lancio in orbita spaziale.
Non fosse per questioni pratiche un bel vaso di terra in salotto sono convinta potrebbe risolvere una intera domenica pomeriggio.
Io qualche volta, costretta da problemi organizzativi contingenti, ho risolto con un cucchiaio di legno e della pasta (cruda, ovviamente). Esiste qualcosa di diverso nel mercato dei giochi? Poco. Questo è un esempio:
http://www.treeblocks.com/math_kit.htm
Certo che, abituati alla fattoria parlante già dal punto di vista cromatico fa un po’ effetto definirlo gioco.
Ora, l’intenzione non è quella di insegnare ad un nano formato nido a contare, misurare e fare le equazioni di secondo grado (anche perché io non sarei in grado di correggerle) però sono convinta che nonostante l’apparenza non accattivante la pelucconana e i suoi coetanei sarebbero particolarmente affascinati dai blocchi di legno di diversi formati e dalle loro potenzialità, che non sono quelle che vediamo noi.
In fin dei conti e pensandoci bene mentre scrivo mi accorgo che al gioco non manca nulla per stimolare i cinque sensi. Facciamo quattro che magari un giorno la smette di mettere tutto in bocca.
peluccoset73
Ospite- Ospite
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PICCOLI NANI CRESCONO ■ giochiamo con il legno :: Commenti
Mer 14 Apr 2010, 08:32 soleeluna74
Zoe quando la porto a giocare in cortile, è la gioia fatta persona. No c'è dubbio che faccia un capriccio, è troppo presa tra strappare i fiori faticosamente coltivati dalla mamma, rotolarsi nell'erba macchiando tutti i vestiti, mangiare terra e sassi, rincorrere gatti e galline con un rametto in mano.........tutte cose di cui la mamma può essere fiera insomma 
Sono convinta che, nonostante l'impennata del costo dello smacchiatore, le faccia molto bene e lei impari molto più che con tutti i giochi del mondo.
Sono convinta che, nonostante l'impennata del costo dello smacchiatore, le faccia molto bene e lei impari molto più che con tutti i giochi del mondo.
Mer 14 Apr 2010, 13:07 Ospite
Ale ha un trenino di legno, e tutti i cubetti di varie forme che lo compongono si possono staccare, un pò come un lego, lo apprezza moltissimo! ho deciso di regalargli, per il compleanno i cubetti colortai in legno di ikea, oppure dici che a 2 anni sarà troppo grande?
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